Ortofrutta, gli sprechi sono più gravi della media degli alimenti

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Stando a quanto afferma un’indagine triennale realizzata dal gruppo di ricerca dell’Osservatorio sprechi alimentari del Crea, nel nostro Paese si spreca il 4,4% del cibo che viene comprato, equivalente al 3,8% della spesa di alimenti. Tuttavia, se si considerano solamente gli alimenti del reparto ortofrutta, i valori si decuplicano0

Stando a quanto afferma Laura Rossi, ricercatrice di Crea Alimenti e nutrizione, tra i cibi che non sono usati e sono scartati c’è un fattore particolarmente importante connesso al costo degli acquisti e al peso degli sprechi. Sono infatti i prodotti che hanno un alto costo unitario ad avere un minore impatto sul peso degli sprechi di cibo mentre, all'opposto, alimenti a basso costo unitario, sono cestinati in grande quantità.

Tra i cibi ritenuti a basso costo unitario ci sono quelli ortofrutticoli. Avendo un prezzo tendenzialmente basso, prosegue la ricercatrice, i consumatori sono portati ad acquistarne in eccesso e, per questo scopo, tra i prodotti alimentari maggiormente soggetti allo spreco c’è al primo posto proprio la frutta, seguita dal pane e dalla verdura.

Nel dettaglio, ogni settimana un nucleo familiare standard italiano cestina 72 grammi di frutta fresca e 60 grammi di verdura. Ovvero, il 47% della verdura comprata e il 42% della frutta.

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