Sprechi alimentari, le buone abitudini iniziano a colazione

colazione

Stando a quanto afferma una recente ricerca condotta da YouGov per Kellogg, e diramata in occasione della Giornata Mondiale dell’ Alimentazione 2018, promossa ogni anno dall’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l’ Alimentazione e l’ Agricoltura – FAO con lo scopo di sensibilizzare l’ opinione pubblica sui temi della povertà, della fame e della malnutrizione, più dell’80 per cento delle famiglie italiane confesserebbe di sprecare alimenti legati alla colazione.

Un dato che, apparentemente, contrasta con un’altra ben più meritevole statistica, considerando che il 99 per cento delle famiglie è impegnata a ridurre lo spreco Dunque, in mezzo alle due proporzioni c’è una evidente difficoltà di trovare dei sistemi facili e quotidiani per poter prevenire avanzi e sprechi, con una criticità che è peraltro esplicitamente lamentata da un quarto degli intervistati.

E proprio la colazione, in tal merito, sembra essere il pasto più “complicato” da gestire sotto il profilo anti-spreco. Diverse sono le motivazioni: per il 28% la colpa è delle porzioni esagerate, per il 30% di una conservazione non perfetta che rende i cereali e altri alimenti molli e poco piacevoli per il consumo, per un altro 24% la ragione è nello sbriciolamento dei fiocchi.

Il dato di sintesi è poco confortante: più di 3 famiglie su 10 affermano di non consumare circa metà scatola di cereali (almeno) al mese, gettando nella spazzatura cibo ancora buono e commestibile, nonostante tre quarti delle famiglie si impegni a pesare i cereali, e il 29% li conservi in appositi recipienti per mantenerli croccanti.

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