Waste2Glass innova nel trattamento dei rifiuti radioattivi

Waste2glass Innova Nel Trattamento Dei Rifiuti Radioattivi

EDF e Veolia stanno creando Waste2Glass, ugualmente posseduta attraverso le rispettive filiali Cyclife e Asteralis, che avrà il compito di sviluppare un nuovo percorso di trattamento delle scorie nucleari basato sulla tecnologia di vetrificazione GeoMelt di Veolia.

EDF e Veolia rinnovano il loro impegno comune nello sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento di rifiuti radioattivi complessi, due anni dopo aver creato Graphitech, una joint venture dedicata allo sviluppo di soluzioni per la decostruzione dei reattori a gas di grafite.

A causa della sua natura tecnica e del suo costo, la vetrificazione è stata finora riservata ai rifiuti altamente radioattivi. Contando sui due gruppi, Waste2Glass potrà procedere con un'implementazione industriale della tecnologia GeoMelt che permette di generalizzare e semplificare l'uso del processo di vetrificazione per una più ampia tipologia di rifiuti.

Concretamente, GeoMelt ha il potenziale per diventare una nuova soluzione di riferimento per il trattamento di rifiuti complessi. La sua implementazione industriale è relativamente semplice, i volumi di rifiuti dopo il trattamento sono notevolmente ridotti e la sua matrice di condizionamento è estremamente durevole.

Questa tecnologia è già stata utilizzata per trattare 26.000 tonnellate di rifiuti radioattivi e pericolosi fino ad oggi, in particolare negli Stati Uniti.

La creazione della società Waste2Glass, avendo ottenuto tutte le autorizzazioni dalle autorità competenti in materia di concorrenza, è prevista per l'inizio del 2022. Avrà sede a Limay (Yvelines), vicino a una nuova unità pilota che integra il processo GeoMelt, recentemente commissionata da Veolia, al fine di effettuare dimostrazioni e ottenere le qualifiche necessarie per la diffusione industriale di questo processo.

"Waste2Glass permetterà un vero cambiamento di scala attraverso l'industrializzazione di GeoMelt, che permetterà di trattare i rifiuti radioattivi in modo più sicuro e più economico, con una riduzione dei volumi di stoccaggio", ha commentato Antoine Frérot, CEO di Veolia.

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