Sprechi alimentari, in Europa si lavora per metodo misurazione unico

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Ogni anno il 20% del cibo che viene prodotto nell’Unione Europea viene sprecato, determinando evidenti danni sociali, ambientali ed economici. Per poter risolvere questo problema, e per poter favorire una maggiore sostenibilità del proprio sistema alimentare, la Commissione ha adottato un atto delegato che vuole stabilire una metodologia comune di misurazione degli sprechi alimentari.

In questo modo, la Commissione vuole supportare gli Stati membri nella migliore quantificazione degli sprechi in ogni fase della filiera, con monitoraggio coerente dei livelli degli sprechi in ciascuna parte dell’Unione.

Giustificando tale importante iniziativa, la Commissione ha ricordato come lo spreco alimentare sia inaccettabile in un mondo in cui milioni di persone soffrono quotidianamente la fame, e dove le risorse naturali stanno diventando sempre più scarse.

Proprio per tali motivazioni, proseguono poi le dichiarazioni dell’istituzione comunitaria, la prevenzione degli sprechi non può che essere una delle massime priorità chiave nella costruzione di un‘economia circolare e di una società sostenibile. Per poter garantire il cambiamento, prosegue infine, l’UE deve essere in grado di misurare correttamente gli sprechi alimentari e, proprio per questo motivo, è fondamentale cercare di sviluppare la prima metodologia di misurazione degli sprechi alimentari completa.

Vedremo dunque, nel corso delle prossime settimane, in che modo si evolverà tale scenario.

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