Cresce in Italia la percezione sugli sprechi alimentari

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In Italia sta crescendo in misura notevole la percezione sugli sprechi alimentari, tanto che la maggioranza del campione recentemente interessato da SWG sul tema ritiene che la quantità di cibo sprecata giornalmente sia grande o almeno moderata.

Più nel dettaglio, il sondaggio SWG afferma che sia rilevabile come “grande” (in relazione alla quantità di cibo che viene generalmente buttato) sia risposta attribuita dal 41% del campione, contro il 38% del 2015 e contro il 35% del 2014. Se al giudizio “grande” sommiamo poi la risposta “moderata”, otteniamo una percentuale che raggiunge il 65%, contro un 35% che ritiene invece tutto sommato “piccola” la quantità di cibo in spazzatura.

Si noti, peraltro, come gli uomini siano leggermente più sensibili al tema. Tra i maschi, infatti, la percezione che si sprechi molto è del 41% contro il 40% delle donne, mentre è del 26% la percentuale di chi ritiene che lo spreco sia almeno moderato, contro il 22% delle donne. Purtroppo, però, emerge anche che la percezione degli sprechi non è affare per giovani: viene ritenuta “grande” la quantità di cibo buttata nella spazzatura solo dal 30% degli under 345, contro il 40% di coloro che ha tra i 35 e i 54 anni, e contro il 49% di chi ha più di 55 anni.

Infine, dal sondaggio emerge come la percezione degli sprechi sia maggiore al Nord (il 46% ritiene che la quantità di cibo buttata sia grande), rispetto al Centro (43%) e al Sud (34%).

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