Sprechi acqua, la Toscana vara nuove norme per il demanio idrico

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La Regione Toscana ha avviato nuove iniziative per cercare di contenere gli sprechi di acqua, e ottimizzare così questa preziosa risorsa riformando il quadro di intervento sul demanio idrico, quello che – cioè – interessa fiumi, laghi e le aree che si trovano negli immediati dintorni.

I cambiamenti interessano le regole e i canoni per l’utilizzo dell’acqua e per l’occupazione, prevedendo che – ad esempio – non si pagherà più per scaglioni e in base al massimo della concessione richiesta, ma sulla base degli effetti consumi.

Il criterio della proporzionalità, oltre ad essere più equa, è stata pensata dalla Regione per poter favorire comportamenti più attenti e più consapevoli, e altresì un minor spreco di acqua. Nello specifico, ricorda la Regione, il canone sarà composto da una quota fissa e da una variabile, con previsione di sconti e di agevolazioni, anche a fini agricoli. Gli sconti arriveranno al 35 per cento anche per coloro che si impegnano a trasmettere periodicamente dati sui consumi o per le piccole aziende idroelettriche che non tutto l'anno riescono a produrre energia.

Tra le altre novità introdotte, figura la sospensione fino al 2018 dell'imposta regionale applicata nei casi di occupazione di suolo, e la proroga fino al 30 novembre 2017 per potersi mettere in regola sull'imposta dell'anno scorso ancora non pagata.

“Il lavoro di riordino ed omogeneizzazione è stato complesso e l'obiettivo si è potuto raggiungere grazie al contributo delle associazioni e di tutti coloro che hanno partecipato al tavolo di lavoro appositamente costituito a partire dall'autunno scorso” - hanno dichiarato gli assessori al bilancio e ai tributi Vittorio Bugli e all''ambiente Federica Fratoni.

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