Danimarca: i consumatori dettano le regole per la lotta allo spreco

Danimarca: i consumatori dettano le regole per la lotta allo spreco

Nel 2008, Selina Juul (russa di origini) ha “Stop Wasting Food”, un movimento rappresentato essenzialmente dai consumatori che lottano attivamente allo spreco di cibo. L’idea nasce quando Juul arriva in Danimarca dalla Russia e nota subito le differenze tra i due paesi per quanto riguarda le abitudini alimentari, la disponibilità e lo spreco di cibo: beni di ogni tipo acquistati e spesso gettati nella pattumiera, contro gli scaffali vuoti dei supermercati in Russia. E proprio questo ha fatto scattare qualcosa in Juul. Ha iniziato da qui le sue prime battaglie con l’unico obiettivo quello di far capire alle popolazioni e ai governi quanto spreco facciamo e che spesso non riusciamo a vedere.

Juul grazie alla sua determinazione e alla sua continua lotta nel 2014 ha anche ricevuto il premio “Danese dell’anno”.

I cittadini stabiliscono le regole

Il movimento contro la lotta allo spreco di cibo è rappresentato in primis dai cittadini, ma vanta anche collaborazioni molto importanti che hanno reso ancora più attivo il lavoro della giovane ragazza. Inoltre, in Danimarca sono molti i politici e le personalità legate al mondo del cibo che sostengono il movimento al quale è addirittura riservato un posto all’interno del “Gruppo contro lo Spreco del Cibo” coordinato dal Ministero dell’Ambiente Danese.

Unione Europea e FAO

“Stop Wasting Food" è al centro dell’attenzione sia dell’Unione Europea che della FAO. Infatti, proprio quest’ultima, ha preso esempio da Juul e dalla sua Joint declaration against food waste per mettere in atto una risoluzione a livello europeo, oltre che l’ha menzionata come una delle massime esperte nel report sullo spreco alimentare.

Oggi, secondo dati certi la Danimarca è riuscita a ridurre lo spreco di cibo del 25% nel giro di soli cinque anni, ma Salina Juul non si ferma, punta a una produzione e un consumo più sostenibile, con l’obiettivo finale di ridurre, entro il 2025, di almeno il 50% lo spreco alimentare.

Lucia Franco

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