Borracce in alluminio: si contro gli sprechi ma occhio alla salute

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Grandi, piccole, monocromatiche, personalizzate, a fantasia. Le borracce ecologiche in alluminio sono un argomento molto discusso per chi non vuole più ricorrere alle bottigliette in plastica, limitandone lo spreco.

Hanno conquistato ogni generazione e sono diffuse in ogni ambiente. Dall’azienda che le regala ai dipendenti, alle università fino ad arrivare alle singole scelte di noi privati.

Il mercato offre quindi una gamma ampissima tra le quali scegliere. Ma sono davvero sicure?

Non molti giorni fa è stata resa nota una ricerca di stampo italiano condotta dall’università La Sapienza di Roma riguardo l’uso delle bottiglie ecologiche. Le borracce in metallo e in alluminio rilascerebbero nell’acqua, che conservano all'interno, alcune sostanze metalliche come:

  • allumino
  • cobalto
  • cromo
  • manganese
  • nichel
  • piombo
  • rame

Visto che molte di queste sostanze elencate sono già presenti all’interno dell’acqua che beviamo, il rischio è che il loro livello possa aumentare andando oltre il limite consentito dalla legge. Vediamo la ricerca.

Borracce ecologhe, ricerca de La Sapienza: «In acciaio e alluminio rilasciano metalli pericolosi»


Il test è stato condotto su 20 tipologie di borracce commerciali di diversi materiali -plastica, alluminio, acciaio - e, visto quanto scritto sopra, con acqua demineralizzata, lasciandola per 24 ore all’interno delle borracce a varie temperature. In seguito analizzata, ma non nell’aspetto batteriologico (come sono state condotte fin ora tutte le ricerche sull’argomento) bensì concentrandosi sull’aspetto del rilascio chimico-fisico di elementi nell’acqua.

Il professor Vitali, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, afferma: «tutte le borracce analizzate ne hanno rilasciati un po’, ma con risultati molto variabili da borraccia a borraccia e spesso caratterizzati da cessioni multielemento anche di alluminio, cromo, piombo, nichel, manganese, rame, cobalto: in maggior quantità da quelle metalliche; in maniera molto più ridotta da quelle di plastica. Per quest’ultime, abbiamo anche cercato gli ftalati e il bifenolo A, composti chimici usati come eccipienti dei materiali plastici normalmente ricercati perché hanno un profilo di tossicità. Dalla nostra ricerca, che ha permesso di ottenere più di 24.000 risultati analitici, non ne abbiamo trovato traccia»


Attenzione , quindi alle borracce di alluminio, dove i metalli si sommano a quelli spesso già presenti nell’acqua, con il rischio, per chi ne fa uso abituale, di superare i limi considerati sicuri per la salute.


Borracce in alluminio: Che fare? Quali alternative scegliere?


In una intervista rilasciata al Corriere.it, il professore Vitali ci da dei consigli riguardo le borracce in alluminio e acciaio:

  • verificare se la borraccia ha il marchio di identificazione “C” o il simbolo per uso alimentare;
  • vedere se ha il numero di lotto per poter risalire al produttore;
  • controllare l’interno: deve essere liscio e privo di saldature;
  • e… annusatele, alcune hanno un odore terribile!
  • Vietato: usarle con acqua gassata e bibite di vario genere.

In commercio esistono delle alternative, e fortunatamente non siamo costretti a compiere una sola scelta.

Le borracce in vetro, sembrano quelle più efficienti in quanto sono di materiale “permanente” che incarna perfettamente il concetto di riciclo: può essere riciclato all’infinito!

Grazie alla sua chimica strutturale inalterabile, il verto è adatto a conservare qualsivoglia tipo di bevanda.

e voi? quale borraccia avete scelto?

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