Lotta agli sprechi alimentari, Steriltom sposa il progetto "10x20x30"

Lotta agli sprechi alimentari, Steriltom sposa il progetto "10x20x30"

Anche l’azienda Steriltom Srl di Gragnano, leader del mercato nella lavorazione di polpa di pomodoro per i settori Food Service e Industriale, ha abbracciato con grande entusiasmo il progetto “10x20x30”. Si tratta di un programma portato avanti da Metro AG (azienda della grande distribuzione tedesca) che si pone l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare, grazie anche alla collaborazione di 10 dei più grandi supermercati e catene distributive di prodotti alimentari nel mondo, ognuno dei quali si è impegnato a sua volta a coinvolgere almeno 20 fornitori della filiera per smezzare le perdite entro il 2030.

Tra i supermercati e i fornitori che aderiscono al progetto troviamo, quindi, Aeon, Ahold Delhaize, Carrefour, Ikea Food, Kroger, Metro Ag, Migros (Turchia), Pick n Pay, The Savola Group, Sodexo, Tesco e Walmart.

Steriltom S.r.l.

La Steriltom Srl, fondata nel 1934 da Dario Giuseppe Squeri a Piacenza, è oggi uno dei principali fornitori di Metro AG per la polpa di pomodoro e pizza sauce in formato “bag in box” e barattoli per il canale food service, e il suo scopo è quello di mettere in campo tecniche fattibili durante le proprie attività produttive per limitare lo spreco di cibo, misurare le giacenze alimentari e degli scarti.

Il progetto “10x20x30” non è un caso unico, ma rientra in una serie di attività che la stessa Steriltom sta portando avanti negli anni in termini di sostenibilità dei prodotti, dal campo alla fabbrica.

Il progetto “10x20x30”

Il progetto “10X20X30” è una delle idee presenti nel rapporto per un’agenda globale sullo spreco alimentare, pubblicato dal World Resource Institute. Lo studio suggerisce 10 azioni prioritarie da intraprendere a diversi livelli per raggiungere l’obiettivo per lo sviluppo sostenibile del dimezzamento dello spreco alimentare pro-capite entro il 2030. Tra le altre idee, l’inserimento dell’azione contro sprechi e dispersione nei piani nazionali volontari per il clima previsti dall’accordo di Parigi, il finanziamento della ricerca in tecnologie di stoccaggio più efficienti e accessibili anche nelle aree povere del pianeta e alleanze pubblico-private contro lo spreco a livello nazionale.

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