Libretti al portatore vicini all'addio, ecco cosa farne!

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I libretti al portatore sono vicini all’addio. A ricordarcelo è un recente approfondimento dell’Adiconsum, che rammenta come con il d.lgs. 90/2017, entrato in vigore lo scorso 4 luglio, i libretti di risparmio al portatore vivranno il 2018 come il loro ultimo anno.

Entro e non oltre il 31 dicembre 2018, infatti, chi ne ha uno dovrà recarsi in banca o alle poste e chiederne l’estinzione, prelevando così le somme depositate in contanti, trasferendole su conto corrente, libretto nominativo o un altro strumento finanziario. Peraltro, ricorda l’Adiconsum, sarebbe opportuno non attendere proprio l’ultimo momento: presentarsi tardivamente potrebbe infatti esporvi a una sanzione amministrativa non irrilevante.

In aggiunta a quanto sopra, val certamente la pena ricordare come la normativa sui libretti di deposito al portatore sia già stata più volte rivista in passato, e anche prima dell’entrata in vigore del decreto sopra ricordato, era comunque vietato detenere o trasferire libretti al portatore per importi superiori ai 1.000 euro.

Il d.lgs. 90/2017 ha poi introdotto anche un divieto di trasferimento. Nnon sarà infatti più possibile per un soggetto diverso dalla persona che ha acceso il libretto di risparmio al portatore, presentarsi allo sportello per poter prelevare o versare sullo strumento.

Più nel dettaglio, in realtà, banche e poste non potranno opporsi alla richiesta di prelevamento o di versamento da parte del soggetto diverso dal titolare, ma avranno comunque l’obbligo di comunicare gli estremi di questo soggetto e dell’operazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze, con successiva possibile procedura sanzionatoria a carico dell’esibitore e del titolare del libretto.

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