Guardaroba pieni, ma l'80% dei vestiti non si usa

guardaroba pieno

In Italia, oltre l'80% dei vestiti che compriamo non sono usati. E' uno dei dati che emerge da uno studio su 20 paesi realizzato da Movinga e dal quale si conferma la triste realtà contemporanea e le contraddizioni della nostra epoca riguardo una sorta di accumulo compulsivo ossessivo che si traduce in spreco con tutto quello che significa in termini di distruzione ambientale e sfruttamento umano.

I nostri armadi sono pieni di vestiti, e nell’80% dei casi, questi abiti sono nuovi. Secondo i dati di uno studio realizzato da Movinga su 20 paesi , la nostra è una realtà vittima di un acquisto compulsivo che si traduce in spreco, con le relative conseguenze ambientali e di sfruttamento umano. La società tedesca di traslochi on line ha condotto un sondaggio tra 18.000 famiglie in 20 paesi confrontando la percezione individuale su quanto possiede rispetto a quanto effettivamente usa. I risultati rivelano che gli individui non sono in grado di percepire la propria parte nei problemi globali che affrontiamo in termini di consumo eccessivo e generazione di rifiuti.

Nello studio si doveva rispondere a queste domande, che noi stessi possiamo farci: Quale percentuale del tuo guardaroba non è stata indossata negli ultimi 12 mesi ? Quale percentuale dei tuoi acquisti di alimentari finisce come un rifiuto? Dopo il tuo trasloco più recente, quale percentuale dei tuoi oggetti trasferiti non è ancora in uso?

In questa speciale classifica l'Italia arriva al 15/mo posto con un'illusione media del 20,33%, che sale al 53% per i vestiti che le persone pensano di aver indossato durante un anno, un'illusione media del 5% per gli sprechi alimentari. Complessivamente, la Russia è il paese con il livello più basso di delusione con il 3,33% e la Svizzera il più alto con il 26,33%.

ll Belgio ha la più alta percentuale di delusione per l'abbigliamento al 62% (pensavano di non aver indossato il 26% del proprio guardaroba nell'ultimo anno ma in realtà non avevano indossato l'88%) e la Russia ha il più basso al 6% (47% ; 53%).

Questi dati,dovrebbero aiutare proprio a far crescere la consapevolezza su come noi, come individui, possiamo fare la nostra parte per contribuire a ridurre gli sprechi non solo alimentari o energetici, ma anche nel settore abbigliamento. Con questo obiettivo, molte catene anche low cost stanno provvedendo a fornrie servizi anche di noleggio abiti, ve ne avevamo parlato in questo articolo.

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