All'Italia il primo premio del Global Change Award

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È andato all’Italia il primo premio del Global Change Award, un contest anti-spreco lanciato da H%M Foundation per poter sostenere e accelerare il passaggio a un approccio circolare e senza sprechi nell’industria della moda.

Il “montepremi” di un milione di euro è stato suddiviso tra i cinque vincitori, ma il più importante, da 300 mila euro, è andato a Grape Leather, team di Rossella Longobardo, ideatore di una pelle totalmente vegetale, ottenuta dagli scarti della vinificazione. Gli altri vincitori sono, con 250.000 euro la Solar Textiles, team di Miguel A. Modestino (Stati Uniti / Svizzera), con 150.000 euro il Content Thread, team di Anura Rathnayake (Stati Uniti / Regno Unito), con 150.000 euro il Denim-dyed Denim, team di Xungai Wang, (Australia), con 150.000 euro il Manure Couture, team di Jalila Essaidi (Olanda).

“Ci rallegra profondamente che una Fondazione così prestigiosa abbia riconosciuto il valore della nostra innovazione e abbia fortemente creduto in essa. Il nostro primo obiettivo sarà di concentrarci nel passaggio da un progetto pilota a una produzione su scala industriale del nostro tessuto e di iniziare una rivoluzione verde, cruelty-free all’interno del settore della pelletteria, risolvendo così le problematiche attuali e il sovra-sfruttamento” – ha dichiarato Rossella Longobardo, rappresentante del team dell’innovazione “Grape Leather”.

“Mi congratulo con tutti i vincitori. Queste innovazioni hanno il potere di aiutare a reinventare l’industria della moda, consentendo a prodotti e materie prime di avere più di una vita. Vincere il Global Change Award dà una spinta attraverso un finanziamento, un incubatore, l’accesso all’industria e un network che probabilmente non sono sempre facili da trovare” – dichiara invece su GQ Karl-Johan Persson, membro del Consiglio della H&M Foundation e Ceo di H&M Hennes&Mauritz AB.

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