Gestioni pubbliche in Campania, Corte dei Conti lamenta sprechi

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Stando a quanto afferma la Corte dei Conti della Campania, nel corso del 2017 il quadro delle gestioni pubbliche nella regione meridionale italiana sarebbe “sconsolante”, con inefficienze, disservizi, sprechi, cattiva organizzazione e corruzione che purtroppo arricchirscono il contesto nel quale si è finiti per operare.

La sintesi di cui sopra è, tra l’altro, una mera anticipazione delle conclusioni che sono state elaborate dalla Corte di Conti, che soserva come nel settore pubblico emergono purtroppo dei casi di sospetta falsificazione di bilanci e consuntivi: uno scenario dunque evidentemente molto grave, con dei riflessi in buona parte ancora da chiarire.

Proprio considerando gli importanti margini esistenti, la magistratura contabile ha aggiunto che auspica una significativa riduzione dei costi della politica, spostando i mezzi finanziari così recuperati per spese di investimento e per poter rilanciare l’occupazione, soprattutto quella giovanile.

Ulteriormente, nelle proprie elaborazioni la Corte dei Conti ha anche invitato a individuare e “sradicare” la corruzione, che costerebbe circa 60 miliardi di euro. Ha poi ribadito come occorra completare il risanamento della spesa pubblica sanitaria e, oltre tutto, ottimizzare e riorganizzare la mobilità regionale.

Insomma, un quadro poco confortante, dinanzi al quale rimane tantissimo lavoro da fare, ma che sembra rappresentare una strada a senso unico verso uno stadio di maggiore efficienza.

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