Contenere gli sprechi riciclando gli abiti dei bambini

abiti

Tutti i genitori lo sanno: gli abiti dei bambini diventano rapidamente obsoleti, considerato che i piccoli crescono a velocità impressionanti, e che dunque la vita “residua” dei vestiti è spesso di pochi mesi, o poche settimane.

Anche per agevolare lo scambio degli abiti dei più piccoli, sono nati degli appositi siti e portali in tal materia, andando così a contenere gli sprechi e, di conseguenza, cercando di utilizzare i vecchi abiti dismessi come moneta di scambio che può essere utilizzata per arricchire il guardaroba dei propri figli.

Come ci ricorda un recente approfondimento della Stampa, uno dei progetti più in vista è quello di Armadio Verde, un’iniziativa che rimette in circolo gli abiti dei bambini (tranne intimo) grazie a un comodo sistema di moneta virtuale. Ogni capo consegnato verrà convertito in stelline dal valore di 30 centesimi di euro, da utilizzarsi per l’acquisto di altri prodotti del sito, proposti a partire da 3 euro. Oppure, potete puntare su Babyvez, portale modenese che consente di scambiare e vendere articoli per l’infanzia senza intermediari, e senza il pagamento di alcuna commissione al sito. Ancora, c’è il Regno dei Pulcini, che funziona in maniera simile a un portale di commercio elettronico, o ancora Hipmums, uno shop elettronico destinato ai prodotti per l’infanzia piuttosto gettonato.

E voi che ne pensate? Avete mai usato uno di questi portali? Che sensazione avete avuto?

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